venerdì 28 agosto 2009

Musical alla Sagra di Pieve


















Particolarmente ricca di proposte di intrattenimento,
l'edizione 2009 della Sagra di Pieve di Guastalla (RE).
Per la prima volta a Pieve, in versione originale e molto liberamente tratta dai film Touchstone Pictures "Sister Act" e "Sister Act 2"
di Joseph Howard, la Compagnia Musical project con la regia di
Giorgio Zecchi
presenta (LIVE) il musical: SISTERS & BROTHER ACT.
Presso l'Arena Spettacoli della Sagra di Pieve,
l'appuntamento è per domenica 30 agosto alle ore 21.00

Che spettacolo ragazzi!

giovedì 27 agosto 2009

Un meritatissimo plauso a Franco Tagliati!














A Franco Tagliati (a destra nella foto), tra i soci fondatori de
L'Argine Maestro, anche attraverso questa doverosa segnalazione vogliamo esprimere la gratitudine per l'intensità e la passione
con cui si prodiga da anni per la tutela della cultura locale attraverso
le forme della commedia dell'arte e del teatro dialettale.
Per quanti volessero trascorrere una spensierata serata all'insegna di sane risate e contagioso divertimento, la tradizionale Sagra di Pieve di Guastalla offre la possibilità di "godere" di tutto questo!
L'immancabile appuntamento con la commedia dialettale comico brillante, è per lunedì 31 agosto 2009.
Ancora una volta protagonista la Compagnia Dialettale
di "San Martino"
che alle ore 21.00 presso l'Arena Spettacoli della Sagra di Pieve presenta la commedia in due atti L'acumpagnamént.

Buon divertimento!
La Compagnia Teatrale di "San Martino"
presenta:

L'acumpagnamént

Due atti di Caterina Ghizzardi

Regia
Franco Tagliati


Personaggi e Interpreti

SANTINO - Franco Tagliati
SUSANNA - Emilia Tenca
CAROLINA - Luisa Costanzi
GIOVANN - Amedeo Cani
SANTINA - Claudia Masetti
JESSICA - Milena Vezzani
JONATAN - Samuele Compagnoni
ADALBERTO - Lino Alberini

Tecnico Audio-luci
Gabriele Mantovani

Aiuto Regista
Antonio Borgonovi



La trama della Commedia

Santino è un caporeparto di un'azienda locale, sposato con Susanna
e ospita da qualche tempo in casa sua Carolina, sua madre.
Susanna dopo aver speso molti dei soldi di Carolina, escogita
uno stratagemma per ottenere l'accompagnamento per sua suocera,
approfittando dei favori che le concede
il medico condotto della famiglia, Adalberto.
Nell'evoluzione della storia Carolina riceverà una visita
più che interessata da parte di Giovanni, suo anziano ammiratore.
La bella famigliola è completata dalla presenza dei due figli
di Susanna e Santino:
Jonatan
, figlio modello studioso e rispettoso dei genitori
e Jessica, un pò svampita e amante della palestra e della bella vita.
Tutto si svolge sotto lo sguardo vigile di Santina, figlia di Carolina,
che passando occasionalmente a trovare la madre,
scopre tutto quanto sta cercando di fare Susanna.

Alcune note sulla Compagnia di "San Martino"














La Compagnia Teatrale "San Martino" di Guastalla rappresenta la tradizione, tramandata ormai da diverse generazioni. Indubbiamente è la più longeva Compagnia della zona, ne sono testimoni i nostri vecchi che attribuiscono al parroco di quel lontano periodo
intorno al 1870 la capacità di avviare un gruppo di parrocchiani alla rappresentazione di uno spettacolo teatrale per la festa del paese. L'intento del gruppo (ben conscio dei propri limiti dilettantistici)
è quello di divertire e divertirsi, ma fondamentale, nell'intento di contribuire positivamente al consolidamento della cultura locale,
è la particolare attenzione alla salvaguardia e alla tutela del dialetto.
Un teatro di dilettanti necessariamente legato all'alternanza di persone che ad esso dedicano una parte importante della loro vita:
tutto il proprio tempo libero.
La Compagnia Teatrale di "San Martino" con entusiasmo, passione e intelligenza associa, di volta in volta, alla capacità di adattarsi
a scenografiche formule e rappresentazioni,
l'irrinunciabile obiettivo di intrattenere allegramente il pubblico.

mercoledì 26 agosto 2009

Fine settimana a Guastalla con... “Amarcord”












L'imminente fine settimana si preannuncia per Guastalla particolarmente ricco di iniziative.
“Amarcord” è l'ormai consolidato appuntamento di carattere sociale
promosso da Banca Reggiana ed entrato a pieno titolo nelle tradizioni guastallesi.

Il programma prevede per sabato 29 agosto alle ore 17.30
l'inaugurazionre, in San Francesco, della mostra fotografica:
I formaggi, dalla terra alla tavola

Sempre in San Francesco, ma domenica 30 agosto,
alle ore 10.30 convegno su: "Formaggi e miele"
l'alimentazione tra cultura e tradizioni

Ancora domenica, dalle ore 15.30 alle 20.00 in Piazza Mazzini
"Amarcord la Sincsent... sulle rive del Po"
Sfilata di FIAT 500 - Club Italia -

Alle 15.30 tutti in bicicletta per la
Pedalata tra le vie del formaggio e del miele

Ancora in Piazza Mazzini dalle ore 17.30 alle 19.00
degustazione gratuita di Cocomere e Meloni tipici della nostra terra

e per concludere in bellezza...
alle ore 21.00 Festival della Farsetta
presentato come ogni anno da Giuseppe Frigeri e Lino ad Giuben

Un programmino proprio niente male! Vero?

martedì 25 agosto 2009

Una soluzione semplice, semplice.













Le vacanze tanto sognate sono ormai un ricordo. L'estate sta finendo e la sindrome post-vacanza è in agguato. Difficile riabituarsi
al tran tran quotidiano. Soprattutto le prime due settimane di ritorno
al lavoro possono rivelarsi le più stressanti dell'anno.
Per ripartire con il piede giusto, consiglio una quotidiana rilassante passeggiata lungo il fiume Po. Il silenzio delle sue rive, la calma dell'ambiente circostante e il lento scorrere dell'acqua saranno in grado di rilassarvi e riappacificarvi con voi stessi. Provate!

lunedì 24 agosto 2009

Piranha pescato nel Po







Un esemplare di piranha di grosse dimensioni è stato pescato nel Po, in una zona tra Torricella di Sissa e Torricella del Pizzo, nel Parmense. Ne dà notizia la Gazzetta di Parma, che spiega come l'esemplare sia stato preso da Mauro Bonazzi, un esperto pescatore di Guastalla.
L'uomo si è anche rivolto per una consulenza all' Acquario del Po
di Motta Baluffi (Cremona) dove, dopo un esame accurato,
si è accertato che il pesce sarebbe proprio un piranha, della varietà Pygocentrus Nattereri, conosciuto come Piranha rosso.
Si tratta di un pesce d'acqua dolce che può raggiungere
i 30 centimetri, diffuso in Sudamerica nei bacini del Rio delle Amazzoni e nei fiumi del Paraguay. Predatore vorace,
si nutre di insetti, vermi, crostacei, pesci, mammiferi e uccelli.
Come l' esemplare pescato sia finito nel Po resta un mistero.
Secondo l'ipotesi avanzata dalla Gazzetta di Parma, il pesce potrebbe provenire da un acquario esotico casalingo appartenente a qualche privato che, a un certo punto, ha preferito disfarsene gettandolo nel fiume.

sabato 22 agosto 2009

Cartelli FAI DA TE !














"Torno Presto"
è il titolo di questa micro galleria fotografica
che evidenzia la più ricreativa attività di comunicazione
del periodo estivo: cartelli FAI DA TE
per comunicare ai clienti di organizzarsi diversamente...













venerdì 21 agosto 2009

Madonnari al lavoro, senza interruzione fino al tramonto del 15 agosto.














Tra il 14 e il 17 di agosto, nell'ambito dell'annuale fiera _
a Grazie di Curtatone (Mantova) _ di antichissime origini,
si è tenuto l'Incontro Tradizionale Madonnari giunto alla sua trentasettesima edizione.
Per chi distolto dai meritati giorni di vacanza ferragostana avesse perduto l'appuntamento, grazie all'assenza di precipitazioni metereologiche, restano ancora visibili sul Piazzale del Santuario quegli splendidi capolavori temporanei realizzati con gessetti colorati.
Perchè non approfittarne?

Cenni storici sul Santuario B.V. Maria delle Grazie

















Le origini della chiesa sono da connotare al 1200; nella località allora chiamata Prato Lamberto su di un piccolo promontorio emergente da un dedalo di flora e canne lacustri, sorgeva un altarino con l'immagine della Madonna col Bambino a cui i pescatori del lago e i contadini erano particolarmente devoti. Dal piccolo altare, nel corso degli anni, venne edificato un sacello con una cappella votiva per proteggere l'immagine sacra dalle intemperie. Col crescere della struttura architettonica, crebbe anche l'interesse per questa immagine miracolosa, diffondendo la sua "fama" per tutto il territorio limitrofo. Verso la fine del XIV secolo, per grazia ricevuta, Francesco Gonzaga fece erigere un tempio alla Madonna che aveva fatto cessare l'epidemia di peste che aveva colpito i mantovani.
I lavori furono affidati all'architetto Bartolino da Novara.
La costruzione costò ben 30000 scudi d'oro a ferragosto del 1406,
la cappella venne consacrata al cospetto del suo committente e dei vescovi di Mantova e Cremona. Dalla costruzione della Basilica
i pellegrinaggi verso questo luogo, che assumeva via via popolarità,
si intensificarono e assieme alla povera gente dei paesi attorno, nobili e persino l'imperatore Carlo V e il Papa Pio II visitarono l'immagine sacra. Iniziarono così tutta una serie di donazioni che apportarono anche alla struttura architettonica originaria delle modificazioni; alcune importanti famiglie mantovane fecero costruire Cappelle private per la preghiera, annesse al convento o all'interno della Chiesa per seppellirci i propri avi. persino Giulio Romano, su commissione, lavorò nella Chiesa delle Grazie, opera sua e della sua scuola sono infatti il Mausoleo Castiglioni ed altri interventi nella sacrestia. Dal 1412 fino alla fine del secolo vennero edificati il convento, la scuola, l'oratorio, la biblioteca, fino a quando nel 1521 sprse attorno al piazzale un portico di cinquantadue arcate per il riparo dei mercanti dato che l'11 agosto 1425 il marchese federico Gonzaga aveva fatto spostare la "fiera di Porto" iniziandi la tradizione della Fiera di Ferragosto alle Grazie. Le costruzioni, grazie alle donazioni e ai lasciti, portarono la Basilica a trasformarsi in un grande complesso con svariati annessi, nel 1642 venne aggiunta nel piazzale una nuova ala di portici ed edificata la sacrestia con un altare. Per ultimo, l'ambizioso progetto del 1700 per l'ulteriore espansione del complesso su richiesta della duchessa Anna Isabella
di Guastalla, prevedeva l'edificazione di quindici cappelle sulla strada per Mantova, ma non venne mai terminato.
Nel 1782 il convento fu chiuso e convertito a ospedale. Iniziò così
il declino della Basilica, l'invasione napoleonica privò la collezione
di ex voto di buona parte dei suoi tesori e il materiale contenuto nella ricca biblioteca venne disperso o distrutto; nel 1812, infine, venne smantellato buona parte del complesso architettonico.

mercoledì 19 agosto 2009

Testimonianze di semplicità perdute...













Testimonianze di semplicità perdute "saccheggiate" da spezzoni di storie vissute, meravigliosamente raccontate dalla penna del grande Umberto Bonafini, e appartenenti a quella stagione ineffabile e senza tempo della sua gioventù.

Ricordi di un tempo in cui i veri padroni del Grande Fiume eravamo noi, soci della Canottieri Eridano,
che lo solcavamo in barca.


GUASTALLA – C’è stato un tempo in cui eravamo tutti più poveri, ma che ci si divertiva con niente. Era il tempo in cui lungo le rive del Po c’erano poche osterie e le acque del Grande Fiume erano solcate solo dalle silenziose “spighe” della Canottieri Eridano.
E noi, soci della gloriosa società quando la quota costava mille lire all’anno, ci sentivamo davvero i padroni del Po. Era il tempo in cui era ancora possibile fermarci in una lanca a pescare sicuri di non essere disturbati. Era il tempo in cui dai pioppeti della golena non uscivano solo mucchi di rifiuti solidi urbani, ma addirittura qualche fagiano o quale fagianella.
Ferragosto era il culmine di questa vita tra il bucolico e il paradisiaco. Solo allora il Po si animava di forestieri.
Non venivano i reggiani orgogliosi del loro greto dell’Enza. Venivano
i carpigiani che di fiumi o torrente non ne hanno nemmeno l’ombra. Venivano in treno o in bicicletta e ci accorgevamo di loro solo perché, immancabilmente, ogni Ferragosto uno di loro annegava.
“Al n’ha mia vist al pè da tera” - dicesi piede di terra l’improvviso strapiombo per cui si passa dall’acqua bassa a fondali di tre, quattro o cinque metri. Il Po li segnala.
E’ sufficiente guardare il pelo dell’acqua. Se si vede che il colore si fa più scuro, lì significa che c’è un fondale. Ma i carpigiani questo non l’hanno mai imparato. Erano i tempi in cui era ancora possibile rimorchiare una ragazza - sempre noi, soci della Canottieri - farla salire in barca e portarla sulla spiaggia che il Po, fedele alla storia, ma infedele alla burocrazia, era sulla sponda mantovana.
Se l’avventura avrà un epilogo platonico bene, rientra nella tradizione. Se si varca la soglia della felicità allora il
“socio conquistatore” ne dava notizia agli amici e veniva esposta
la bandiera rossoblu della Canottieri.
La lotta - il più delle volte falsa - era ristretta fra i due che si contendevano il titolo di Re del Po: Nino o Osvaldo.
Era il tempo in cui era possibile essere poveri, ma vivere felici.
Erano gli anni Cinquanta dove il neorealismo zavattiniano lo sperimentavamo ogni giorno sulla nostra pelle.
Venne infine il “miracolo economico”.
La lira vinse l’Oscar della monete e cominciarono ad abbondare le Cinque e le Seicento. La cambiale ti cambiava la vita.
E così’ anche la corsa alla modernità arrivò sulle rive del Po.
Doro
e Campanela, usando le pietre del cesso pubblico
smantellato di via Pisacane, fondarono il “Gatto Nero”,
oggi trasformato in ristorante a la page.
Sulla spiaggia, sempre dalla parte mantovana, “Taschen”,
ex pontiere e pescatore di professione, allestiva il proprio Lido:
una decina di baracche, che lui chiamava cabine, appoggiate sulla sabbia, con una di esse adibita a doccia e, essendo il 1961 l’anno centenario dell’Unità d’Italia, le dipinse di bianco, rosso e verde.
Era da poco stato ricostruito il ponte in chiatte distrutto dagli americani nel 1943. “Landen” vegliava sulla sicurezza dei passaggi,
e Chiericati, custode della “Canottieri” replicava alle donne di Correggioverde che urlavano a noi canottieri che “I siur in n’è mai sta vache”, “ma li siuri sè”.

da: Giornale di Reggio (venerdì 14 agosto 2009)

Foto: Una rarissima immagine del Lido Po a Guastalla, datata 1928

sabato 15 agosto 2009

Vacanze 2009













Chi l' ha detto che per divertirsi
bisogna andare in vacanza dall' altra parte del mondo?
Quest'anno più che mai c'è chi preferisce non fare le valigie, godendosi le bellezze di casa propria.
Comunque sia, buon ferragosto a tutti!

Nella foto: una storica immagine di Guastalla Lido

lunedì 10 agosto 2009

La spettacolare notte delle stelle cadenti















Questa del 10 agosto è la notte di San Lorenzo.
Sarà visibile nel cielo, lo spettacolo piu' suggestivo delle notti estive: l'appuntamento con lo sciame di meteore che si infrange nell'atmosfera della terra ogni anno in concomitanza con l'anniversario della morte del Santo. Tutti quindi con il naso all'insù pronti ad esprimere un desiderio. Qualora il plenilunio o le nuvole, che si prevede possano addensarsi su molte aree d’Italia, dovessero rendere le osservazioni deludenti e poco veritiere, suggeriamo di consolarvi con la lettura (o la rilettuta) del fantastico libro:
"Una Stella a forma di Città" delle edizioni Briciole di Neve.

Guastalla sbianchettata














Percorrendo via Sacco e Vanzetti è possibile giungere come sempre
a Guastalla, ma da poche ore imbattersi anche nel cartello segnaletico "taroccato" della località.
Evidentemente a qualcuno, Guastalla non piace così com' è!
Difficile pensare a un goliardo,
un artista concettuale, un poeta ermetico...
Siamo dinanzi all'imbecillità di un vandalo, punto e basta.

sabato 8 agosto 2009

Omaggio a Cesare Zavattini, nel ventennale della morte















Zavattini e Fellini
(in una foto del 1953
)

L'uomo che tentò di dare a tutti un soggetto stravagante, che distribuì parole perchè
si trasformassero in immagini, che si accanì perchè
il cinema mutasse, che coniugò fantasia e realtà
senza giustamente mai propendere per l'una o per l'altra, osservato alla distanza ci sembra più ricco
e più spoglio: ricco per ciò che ha dato,
spoglio per ciò che ha ricevuto.
Ma un finale malinconico non stona.


da "Za soggettista e sceneggiatore" di Lorenzo Pellizzari
pubblicato nel catalogo: Cesare Zavattini una vita in mostra
Edizioni BORA (1997)

venerdì 7 agosto 2009

La vita è come un film, o un film è come la vita?













E' un dato consolidato che San Rocco di Guastalla, rappresenti da tempo immemorabile un paese particolare in quanto ad abbondanza e originalità dei personaggi locali.
Una suggestiva galleria dei più folcroristici esponenti Sanrocchesi è da pochi giorni fruibile on line all'indirizzo www.paeseinfesta.com consultando la sezione Album dei Ricordi. La piacevole lettura di aneddoti (solitamente narrati attraverso racconti verosimili tramandati oralmente) è ora possibile grazie al prezioso lavoro che li ha "fissati" in forma testuale affinchè nel tempo non se ne perda memoria. Leggendoli, si ha la sensazione di aver a che fare con la sceneggiatura di un film e ogni riferimento riconducibile a situazioni cinematografiche rese famose dalle pellicole di Pupi Avati e del grande maestro Federico Fellini forse non è poi del tutto casuale.
Un vero spaccato della provincia italiana del dopoguerra che pur restando orgogliosamente attaccata alle più vecchie e disparate tradizioni guarda avanti con fiducia e... si rialza.

giovedì 6 agosto 2009

Piccole tracce... per utili informazioni


















Ricordate quest'immagine già presente in anonima forma iconografica nel nostro primo post pubblicato lunedì 15 settembre 2008
su questo Blog? Ebbene, grazie alle ricerche sui profili di personaggi locali pubblicati sul sito paeseinfesta.com siamo riusciti ad attribuire un'identità (Irmo Moreschi, Francesco Moreshi, Adriade Moreschi, Edda Moreschi e Luigi Bacchiavini) ai soggetti ripresi sul carro agricolo in quello straordinario documento fotografico del 1934. Certo una piccola cosa, ma grande è la soddisfazione per aver acquisito informazioni complete e salvaguardato la memoria
di un "frammento" che rappresenta una fonte documentaria
per la ricostruzione di specifici eventi di storia locale.

martedì 4 agosto 2009

"Dal paese di Don Camillo i viaggi di un documentarista"










In compagnia dell'autore, una intera serata dedicata ai video-foto documentari di Aldo Bersellini ex operatore Rai e documentarista nato a Brescello. Appassionato di cinema e fotografia fin dalla giovane età, si diploma in regia e riprese cinematografiche alla Scuola del Cinema di Milano. Lavora come assistente operatore e come operatore alla macchina con i migliori Direttori della fotografia in film diretti da Visconti, Lizzani, Antonioni...
Si specializza, nei mitici Pinewood Studios di Londra, in corsi di documentarista. Chiamato a collaborare al Centro di Produzione RAI di Milano, viene qui assunto dopo aver superato gli esami di selezione. Ha lavorato al Telegiornale e alla Sezione Cinema RAI,
in sceneggiati, film tv e molte rubriche televisive come: "Sapere", "Orizzonti della Scienza e della Tecnica", "Portobello", "Mixer", "Quark" e altre rubriche culturali. Lasciata la RAI, collabora con emittenti televisive italiane e straniere occupandosi di documentari etnografici e storici in ogni parte del mondo.

Per il piacevolissimo incontro, l'appuntamento è alle ore 21.00,
questa sera, Martedi 4 Agosto 2009
in Piazza Matteotti, BRESCELLO (RE)

In programma la proiezione di tre lavori presentati e commentati da Aldo Bersellini: "Hollywood" (22 min.), "Australia" (22 min.),
"Delta del Po" (12 min.).

INFO: Biblioteca Comunale 0522/482520 – 0522/482511